Se il mondo ti crolla addosso by Pema Chödrön

Se il mondo ti crolla addosso by Pema Chödrön

autore:Pema Chödrön [Chödrön, Pema]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788807723339
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2012-04-03T22:00:00+00:00


12.

Crescere

Dall’inizio e fino alla fine, puntare al nostro cuore per scoprire cosa è vero non è solo una questione di onestà, ma anche di compassione e di rispetto verso quel che vediamo.

Nel mio ufficio ho un rotolo con una scritta giapponese e un dipinto del maestro zen Bodhidharma. Bodhidharma è un uomo grasso, dall’aria irascibile e le sopracciglia cespugliose. Ha l’aspetto di chi soffre di cattiva digestione. La scritta recita: “Puntando direttamente al tuo cuore, trovi Buddha”.

Ascoltare i discorsi sul dharma, o gli insegnamenti del Buddha, o praticare la meditazione non è altro che studiare noi stessi. Che si stia mangiando o lavorando o meditando o ascoltando o parlando, l’unica ragione per cui siamo qui in questo mondo è studiare noi stessi. Hanno detto, infatti, che lo studio di noi stessi ci procura tutti i libri di cui abbiamo bisogno.

Forse la ragione per cui esistono conferenze e libri sul dharma è solo per incoraggiarci a comprendere questo semplice insegnamento: tutta la sapienza su come ci causiamo sofferenza e tutta la sapienza su quanto sia gioiosa e vasta e semplice la nostra mente – queste due cose, la comprensione di ciò che potremmo chiamare nevrosi e la sapienza della verità incondizionata e imparziale – le possiamo trovare solo nella nostra esperienza personale.

Bodhidharma portò il buddhismo zen dall’India alla Cina. Era noto per essere feroce e intransigente. Si narra che, siccome durante la meditazione continuava ad appisolarsi, si tagliò le palpebre. Quando le gettò per terra, queste si trasformarono in una pianta del tè, e quindi lui si rese conto che per stare sveglio bastava semplicemente che bevesse tè! Era intransigente nel senso che voleva sapere cosa era vero e non si fidava mai di nessuno. La sua grande scoperta fu che guardando direttamente nel nostro cuore troviamo il Buddha risvegliato, l’esperienza completamente limpida di come sono realmente le cose.

In ogni tipo di situazione riusciamo a scoprire cosa sia vero semplicemente studiando noi stessi in ogni angolino e in ogni fessura, in ogni buco nero e in ogni luogo luminoso, che sia torbido, raccapricciante, spaventoso, splendido, spettrale, terrificante, gioioso, entusiasmante, pacifico, oppure arrabbiato. Possiamo semplicemente guardare all’intera faccenda. Ci sono un sacco di stimoli per farlo, e la meditazione ci fornisce il metodo. Quando mi imbattei per la prima volta nel buddhismo, fui estremamente sollevata dal fatto che non ci fossero solo insegnamenti ma anche una tecnica da poter usare per esplorare e testare questi insegnamenti. Fin dal primo giorno mi dissero che, esattamente come Bodhidharma, dovevo trovare da sola ciò che era vero.

Tuttavia, quando ci sediamo a meditare e guardiamo onestamente la nostra mente, il tutto tende a trasformarsi in un progetto morboso e deprimente. Possiamo perdere del tutto il senso dell’umorismo e sederci con la forte determinazione di giungere al fondo di questo casino. Dopo un po’, quando la gente fa pratica in questo modo, inizia a provare così tanto senso di colpa e disagio che si arrende, arrivando perfino a dire a qualcuno di fidato: “Ma dov’è la gioia in tutto questo?”.



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